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Il Ministero chiarisce l’applicazione dell’imposta comunale sulle insegne di esercizio

Insegne Pubblicitarie

Finalmente il chiarimento del Ministero in merito all’applicazione dell’imposta comunale

Insegne pubblicitaria normative
Dopo non poche confusioni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato una nota estremamente chiara per meglio spiegare l’applicazione dell’imposta comunale sulle insegne degli esercizi pubblici. In questo documento si legge che tutte le insegne che esponi sulla facciata del tuo esercizio commerciale, indipendentemente dalla forma, materiale, colore e particolari loghi o scritte, non saranno assoggettate al pagamento dell’imposta se il totale della loro superficie è inferiore a 5 metri quadrati. Allo stesso modo, saranno esclusi dalla tassazione anche i cartelli, le insegne o qualsiasi altra affissione avente lo scopo di mostrare i prodotti venduti all’interno. Il classico esempio, in questo caso, è il cartellone dei gelati di un bar. Se però l’insegna o la somma delle varie insegne ha una superficie superiore a 5 metri quadrati, dovrai corrispondere l’imposta al comune di appartenenza secondo tabelle di calcolo stabilite da da ogni singola amministrazione locale. Attenzione però perchè il calcolo verrà effettuato sull’intera area dell’insegna.

Ma cos’è per questa nota un’insegna?
L’insegna è quindi la cartellonistica che riporta il nome o la ragione sociale di chi esercita l’attività, la tipologia o la descrizione dell’attività svolta, i marchi dei prodotti commercializzati o l’elenco dei servizi offerti.

La deroga al pagamento
Non sono soggetti al pagamento dell’imposta tutti i mezzi pubblicitari diversi dall’insegna e affissi sulle porte di ingresso o sulle vetrine che abbiano, per ogni porta o vetrina, una superficie inferiore a mezzo metro quadrato.

Per Informazioni:
Indirizzo: VIA CRETA 6 95032 BELPASSO (CT)
Telefono: 0957131041
direzione@fabbricapubblicitaria.it

Installazione Cartelli Pubblicitari

Strutture pubblicitarie
installazioni cartelli pubblicitari
Le Insegne Pubblicitarie differiscono per legge a seconda della loro forma e della loro posizione. Un cartello pubblicitario in particolare, è un elemento bidimensionale che deve essere rigido, adeguatamente ancorato e a scopo propagandistico per essere considerato tale. Per installarlo è bene che tu conosca tutta la normativa poiché non rispettare certe regole lungo una strada pubblica porta conseguenze ben più gravi della semplice rimozione del cartello. Prima dell’installazione è necessario rivolgersi al comune e fuori dai centri abitati all’ente proprietario della strada per essere autorizzati.

Forma e dimensioni del Cartello Pubblicitario

Strutture pubblicitarie (1)

Per installarlo in qualsiasi luogo interno ad un centro abitato dovrai rivolgerti al comune che fornisce disposizioni proprie riguardo alle insegne e alle pubblicità. Fuori dai centri abitati invece il regolamento è statale e prevede una dimensione massima di 6 metri quadri. Questo limite non va confuso con quello per insegne di esercizio che indicano il nome dell’attività e sono poste sulla facciata della stessa. Queste possono raggiungere i 20 mq e talvolta superarli ma non sono cartelli pubblicitari. L’altezza minima del bordo del cartello deve essere di 1,5 metri dalla superficie stradale per ragioni di sicurezza. La forma invece deve essere regolare e non creare confusione con i segnali stradali. Attenzione anche ad evitare croci di colore rosso, esclusiva delle farmacie, e abbinamenti che prevedono rosso e verde in contemporanea che potrebbero creare confusione con i semafori.

Distanze dalla carreggiata

Fuori dai centri abitati il cartello va posizionato a 3 metri dalla carreggiata, 100 metri da altri cartelli pubblicitari e a distanza di sicurezza da segnali stradali, intersezioni e gallerie in modo da non ostacolarne la vista.
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